Ugo Volli

Ugo Volli (https://sites.google.com/site/profugovolli/), nato a Trieste nel 1948, laureato in Filosofia a Milano nel 1972, dUgo Volli 3[2]opo aver insegnato a lungo presso le Università di Milano e Bologna, è dal 2000 professore ordinario di Semiotica del testo presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, dove insegna pure Filosofia della comunicazione. All’Università di Torino dirige il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione, è membro del Consiglio della Scuola di dottorato in scienze umanistiche e coordinatore dell’indirizzo in Semiotica e Media del Dottorato in lettere, presiede il corso di laurea magistrale in Comunicazione e culture dei media, è vicedirettore alla ricerca del Dipartimento di Filosofia e scienze dell’Educazione. Ha tenuto corsi e conferenze in numerose istituzioni e università italiane e straniere fra cui l’ISTA (International School of Theatre Anthropology) di Holstebro (DK),  la New York University, la Brown University di Providence – R.I. (USA), dove è stato visiting professor (rispettivamente nel semestre autunnale 1989 e nel semestre autunnale 1995). Inoltre ha svolto varia attività didattica alla Columbia University, Haute Ecole en Sciences Sociales (Paris), Brooklin College, Universidad Nacional di Lima, Universidad Nacional di Bogotà, Università di Genéve, Bonn, Madrid, Montpellier, Augsburg, Vienna, Zagabria, Helsinki, Sofia, Kassel, Haifa, Erewan, Cipro oltre a numerosi atenei italiani. É stato consulente di varie istituzioni pubbliche e private fra cui i Comuni di Milano, Torino e Bologna, la Regione Lombardia, l’Ert-Ater; ha diretto ricerche per il Cnr e vari altri enti. Ha lavorato a lungo nell’editoria libraria, fino a diventare capo redattore della varia per Bompiani e direttore di collana per  Electa.  E’ stato  coordinatore nazionale di una ricerca PRIN sulla semiotica della città e capofila di numerose ricerche nazionali e internazionali. Nel 2010 ha ricevuto la laurea Honoris causa in comunicazione dalla New Bulgarian University. Ha diretto numerose “summer school” su vari temi disciplinari.

Le sue ricerche sono dedicate principalmente all’esplorazione di zone liminali, in qualche modo anomale, ma particolarmente rivelatrici dell’esperienza linguistica e comunicativa: teoria delle immagini, teatro, Kitsch, semiotica della divinazione, comunicazioni di massa, intelligenza artificiale, moda e corpo, fascino e desiderio, silenzio, coscienza e interiorità come effetti di linguaggio, iconismo e teoria semiotica degli oggetti, pragmatica, comunicazione politica, epistemologia della semiotica, semiotica e ermeneutica, rapporti fra semiotica e sociologia in particolare per quanto riguarda la comunicazione politica, internet e la comunicazione pubblicitaria, comunicazione turistica e del territorio, etnosemiotica e semiotica del linguaggio religioso. In particolare da dieci anni il suo ambito principale dei ricerca è la semiotica dei testi della tradizione ebraica. Su questi argomenti ha pubblicato oltre venti libri e più di duecentocinquanta articoli scientifici. E’ membro del comitato scientifico di Vs – quaderni di studi semiotici; dirige la nuova serie della rivista di studi sulla comunicazione Lexia  (rivista di classe A Anvur, classificata in Scopus) e la relativa collana di libri, partecipa a comitati scientifici e pubbica numerose riviste scientifiche.  Si è occupato lungamente di geopolitica e politica del Medio Oriente, tiene a questo proposito una rubrica quotidiana sul sito Informazione corretta e fa parte del comuitato scientifico della collana di storia contemporanea Mappamondi (Aracne).

Fra i suoi libri: Arte e scienza (Mazzotta 1972) Come leggere il telegiornale (con Omar Calabrese, Laterza 1976); La retorica delle stelle (L’Espresso 1980); Il linguaggio dell’astrologia (Bompiani 1988): Contro la moda (Feltrinelli 1988); La quercia del duca (Feltrinelli 1989), Apologia del silenzio imperfetto (Feltrinelli 1991), Jeans (Lupetti 1992), Per il politeismo (Feltrinelli 1992), I filosofi e il linguaggio (Esculapio 1993), Soprannomi d’Italia (Panini 1993), Il libro della comunicazione (Il Saggiatore 1994), Il telegiornale – istruzioni per l’uso (con Omar Calabrese, Laterza 1995), Hair language (Procter & Gamble 1997), Fascino (Feltrinelli, Milano 1997), Block modes, Lupetti 1998, Manuale di semiotica (Laterza, 2000), Figure del desiderio (Raffaello Cortina 2002), Semiotica della pubblicità (Laterza 2003), Tv di culto (Sperling 2003), Laboratorio di semiotica (Laterza 2005) Il nuovo libro della comunicazione (Il saggiatore, 2007), Lezioni di filosofia della comunicazione (Laterza 2008) Parole in gioco (Stampatori 2009), Domande alla Torà (L’Epos 2012). Con Marino Livolsi ha curato diversi volumi collettivi sulla comunicazione politica nelle elezioni (La comunicazione politica fra Prima e seconda Repubblica Franco Angeli 1995, Il televoto, Franco Angeli, 1997, Personalizzazione e distacco, Franco Angeli 2001) e uno sul pettegolezzo come forma di comunicazione (Rumors, Franco Angeli 2005). Nel 2016 sono usciti Israele, Diario di un assedio (Proedi) e Periferie del senso (Aracne).

Svolge una ricca attività pubblicistica su vari giornali e settimanali, in particolare ha scritto su La Repubblica, L’Espresso, Panorama, Europeo, Epoca, Lo Specchio, Il Mondo, Grazia, Avvenire, Il messaggero, La stampa. Collabora, su argomenti legati alla comunicazione, con Il Mattino di Napoli. Scrive per numerosi siti web dedicati alla comunicazione e alla politica, come Informazione corretta  Ha una ricca esperienza radiofonica e televisiva, tanto con reti Rai e Finivest quanto con canali locali.

Ha realizzato numerose esperienze di consulenza, formazione e collaborazione su problemi di comunicazione aziendale con importanti società di diversi settori (fra le altre: ADN Kronos, Ambrosetti, ATM Milano, Bally, Barilla, Costa Crociere, Comitato Olimpico Torino 2006, De Beers, Fininvest, Fiat, Ferrero, Finmeccanica, GFT, Gillette, Glaxo, GPF & Associati, Granarolo, IWS, Kellog, Lavazza, Mediaset, Michelin, Procter & Gamble, Siemens, Telecom Italia, Unilever, Wella, Xerox).  Per il museo d’arte contemporanea del Castello di Rivoli (Torino) ha curato tre grandi mostre (Nel paese della pubblicità, 2003;  Schermo delle mie brame 2004; La fabbrica comunica 2006).